Ho seguito il mio maestro by Alessandro Meluzzi

autore:Alessandro Meluzzi [Meluzzi, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Lo chiedo io a te.

Dobbiamo ascoltare i segnali deboli che solitamente provengono dagli ultimi, quelli che non hanno voce. E ce lo dice anche il Vangelo: «Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”» (Mt 25, 35-39). Si può essere ammalati anche nello spirito, oltre che fisicamente, nonostante si abbia il portafoglio pieno. Dunque i poveri sono ovunque. Tutti siamo poveri e vulnerabili e ciò ci candida a essere amati da Colui che ama veramente. Dobbiamo ricordare che anche nella persona più spregevole, che consideriamo priva di valori, c’è il mistero di Dio. Questo è il vero grande scandalo della croce. Chi è la prima persona che merita il Paradiso? Il ladrone. Chi è il primo salvato? Un individuo che aveva fatto l’assassino, il brigante e chissà cos’altro. E viene salvato per una semplice frase in cui chiede misericordia: «“Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.” Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”» (Lc 23, 43).

L’amore non giudica, l’amore ovviamente ama. Ma regola fondamentale per amare è non giudicare. Ciò esige da noi un grande lavoro di umiltà, che è la più preziosa di tutte le virtù. Umiltà deriva da humus, che deriva dalla terra, e la terra non è solo bassa ma è anche fertile. Anche De Andrè cantava, in Via del Campo, che dai diamanti non nasce niente mentre dal letame nascono i fiori. Persino Charles Péguy dice che se Dio ci avesse voluti perfetti come il cristallo non ci avrebbe impastato col fango. Invece dobbiamo solo farci piccoli come bambini, a cui è destinata la rivelazione.

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